Nella foto la Vanessa Atalanta fotografata sulle dalie del nostro mulino il 22 ottobre, unico giorno di sole fra giorni piovosi. Se ne vedono ancora parecchie alle nostre latitudini e in tutt’Italia. La Vanessa Atalanta è una farfalla grande, ben riconoscibile dal colore marrone scuro con bande arancione e macchie bianche. Ha un’apertura alare di 5 – 6 centimetri e una buona capacità di volo, tanto che può anche migrare, verso nord in estate, verso sud in inverno. Ma la Vanessa Atalanta può anche ibernarsi e svernare così in un buco del muro, una cantina, una stanza vuota, per risvegliarsi a tratti se fuori splende il sole. Può così capitare di vederla anche in inverno, magari su un muretto dove cerca di riscaldarsi.
Si nutre sui fiori di Buddleja o Edera, ma ama molto la frutta molto matura, di cui sugge i succhi. Da noi ora trova fichi ipermaturi abbandonati dai calabroni e dalle vespe. Siamo contenti che le piacciano.
La sua durata di vita è meno di un anno, undici mesi se è fortunata. Si riproduce deponendo le uova sull’ortica – qui al mulino ne abbiamo appunto alcuni gruppetti lasciati lì per lei e altre farfalle .
Dalle uova di Vanessa Atalanta nascono bruchi per lo più verdi o scuri, dotati di spine ramificate. Vivono solitari, si impupano sull’ortica stessa e in una decina di giorni si trasformano in farfalla. La Vanessa Atalanta vive al massimo undici mesi. Per permetterle di riprodursi è importante salvaguardare le ortiche su cui i bruchi hanno trovato casa.
Dimenticavo: la Vanessa Atalanta è molto territoriale e caccia altre farfalle che entrano nella sua “zona di volo”. Per cui i gruppi di ortiche necessari per la salvaguardia della specie debbono essere diversi, ogni farfalla ha bisogno la propria casa!